LA GELOSIA
Stato emotivo di dubbio e di tormentosa ansia di chi, con o senza giustificato motivo, teme (o constata) che la persona amata gli sia insidiata da un rivale. È distinta dall’invidia in quanto quest’ultima è il sentimento di chi desidera cosa posseduta da un altro, senza che in questa rivalità sia coinvolta una terza persona. TRECCANI
La gelosia è un’emozione, un sentimento, che ha molto influenzato nei secoli sia i rapporti umani che l’arte e la letteratura e che si ritrova anche nelle Antiche Scritture. La sua accezione più conosciuta fa riferimento soprattutto ai rapporti d’amore, e comprende, da un punto di vista psicologico, oltre che il sentimento dell’invidia, anche quello della preoccupazione assillante di mantenere intatto ciò che si possiede, della cura di ciò che temiamo possa essere perso.
Attraverso molti studi di antropologia ritroviamo alcune ipotesi sull’origine della gelosia intesa come un comportamento collegato all'istinto di sopravvivenza legato all’atteggiamento protettivo dell’uomo verso la propria compagna e i propri figli, nonché diretto al proprio territorio di raccolta e caccia.
Col termine gelosia oggi intendiamo la paura di perdere ciò che abbiamo o ciò che desideriamo (l’amato, un oggetto, una posizione sociale, ecc…).
In assoluto ogni essere umano vive sentimenti di gelosia, ma il livello di intensità con cui è vissuta l’emozione sia da chi la prova, sia da chi ne è l’oggetto fa la differenza:
La gelosia è “sana” quando è legata all’amore per il partner e mantiene un livello di attivazione accettabile; fa sentire l'altro amato veramente. Potrebbe dunque risultare positiva per la relazione, innescando vivacità e passione.
I DUE VOLTI DELLA GELOSIA
La gelosia è dunque contraddistinta da due livelli di manifestazione: uno positivo e l’altro devastante per la relazione, uno per così dire adeguato, l'altro patologico. Ciò che differenzia le due forme è relativo sia ad una situazione di “quantità” e persistenza sia all’uso che facciamo di questo sentimento. Esso infatti assume connotazione negative quando la persona cerca di soffocare e controllare ciò che sente e il pensiero indirizza la causa del sentimento verso una presunta reale situazione di tradimento o perdita. Qualora la persona sia invece in grado di comprendere consapevolmente che il partner non gli appartiene interamente, la gelosia generata dall’istinto assume una forma utile al funzionamento della coppia, perché alimenta l’attenzione, il trasporto, la curiosità, l’erotismo. La paura di perdere il partner aumenta il coinvolgimento verso di esso.
LA GELOSIA NELLA COPPIA
Quando pensiamo alla gelosia, il più delle volte ci riferiamo a quel sentimento che si vive all’interno di un rapporto di coppia. Sentimento che viene indirizzato verso il partner o verso l’eventuale rivale. In genere è correlata con il bisogno di appartenenza e di affiliazione. La gelosia verso la persona amata si connota di un connubio di emozioni che vanno dall’aumento dell’interesse e della passione, all’ostilità e alla rabbia, nonché al sentimento di perdita. La gelosia verso il rivale invece produce soprattutto odio e desiderio di annientamento che ovviamente si accentuano all’aumentare di quelle che il geloso percepisce come caratteristiche positive. Tali caratteristiche in genere corrispondono a quelle che il geloso vorrebbe avere e non a quelle che risultano desiderate dal partner.
La gelosia patologica in sostanza si presenta sotto varie forme che potremmo distinguere grazie al tipo di manifestazione:
la gelosia depressiva, caratteristica soprattutto delle donne, si manifesta con atteggiamenti emotivi di disperazione, tristezza, manifestazioni fisiche e da un sentimento di insicurezza e di inadeguatezza verso il partner;
la gelosia ossessiva si manifesta per lo più quando è presente il dubbio di sentirsi realmente amati, mentre quella ansiosa è alimentata soprattutto dal sentimento legato alla paura di essere lasciati.
infine la gelosia paranoica, tipica soprattutto dell’uomo, e sicuramente più allarmante nelle sue manifestazioni, che si esplicita (palesa) con atteggiamenti di sospettosità persistente e sproporzionata.
GELOSIA MATERIALE
I diversi tipi di gelosia si differenziano anche per “l’oggetto” verso il quale si prova tale emozione. Infatti si può avere anche gelosia verso una cosa che non si desidera cedere o prestare ad altri. In questo caso la gelosia è correlata con i bisogni fisiologici. E’ vissuta soprattutto dai bambini, totalmente dipendenti dai genitori e bisognosi di attenzioni e conferme e si manifesta con un attaccamento a particolari oggetti e con la difficoltà di cederli ad altri. Anche gli adulti però spesso ne soffrono, basti pensare a come certe persone curano e sono gelose della propria auto.
GELOSIA DA COMPETIZIONE SOCIALE
Quando l’oggetto della gelosia è la propria posizione sociale o il successo si parla di gelosia da competizione sociale; essa risponde ai più alti bisogni di realizzazione e si manifesta nelle relazioni sociali. In realtà tale sentimento si può provare anche verso una persona, qualora la competizione sociale sia volta ad ottenere attenzioni, gratificazioni, favori o amore da parte di un altro soggetto. La variabilità delle manifestazioni di gelosia (insorgenza, intensità) in questo caso dipendono da fattori come il ruolo e le caratteristiche degli altri concorrenti e dal livello di importanza che si attribuisce all’obiettivo che si desidera raggiungere. L’aumentare della gelosia può essere determinato principalmente dall’acuirsi del senso di responsabilità che ci si attribuisce nel fallimento del raggiungimento di un obiettivo, dalla misura in cui in geloso ritiene di poter controllare gli avvenimenti, dalla stabilità delle situazioni svantaggiose e da quanto l’insuccesso dipenda dalla convinzione di avere caratteristiche di personalità sfavorenti.
FATTORI CHE SCATENANO LA GELOSIA
Come sempre quando si ricercano le cause che provocano i vari sintomi emotivi e psicologici, andiamo ad osservare le esperienze che la persona ha vissuto principalmente nella propria infanzia, quando si è costruita la struttura della personalità, come le ferite emotive e i traumi o la qualità delle relazioni con gli adulti e dell’attaccamento. Dato che la gelosia si origina dalla mancanza di punti di riferimento interiori e dalla ricerca di una soddisfazione esterna a tale mancanza, comprendiamo quanto sia stato importante per la persona che ne soffre, aver avuto problemi di fiducia verso gli adulti accudenti. Infatti il geloso a volte nel rapporto di coppia si pone verso l’altro come un bambino verso un genitore, manifestando dipendenza, attaccamento, bisogni e pretese caratteristiche dei bisogni infantili e trovandosi ovviamente disatteso nelle proprie aspettative.
LE COSTELLAZIONI FAMILIARI E LA GELOSIA
Partiamo dal presupposto che le Costellazioni familiari siano un metodo di soluzione dei problemi il cui processo avviene nell’anima della persona, ricercando quelle che sono le cause familiari e relazionali profonde che hanno favorito lo sviluppo della personalità, sia per gli aspetti positivi che negativi attraverso cui essa si manifesta. Le radici sulle quali si fonda la personalità sono legate non solo al destino dei genitori o dei nonni, ma anche a quello degli antenati, fino almeno alla settima generazione. Ognuno di noi appartiene a sistemi di relazioni, partendo dalla famiglia d’origine, fino alla coppia, al sistema lavorativo o sportivo.. la nostra stessa persona è un sistema!! All’interno dei sistemi di appartenenza esistono delle leggi di comportamento, più o meno manifeste, che regolano i rapporti tra gli elementi del sistema stesso. Quando l’ordine non viene rispettato si possono presentare difficoltà, problemi, sintomi, in uno o più elementi del sistema. Una di queste regole universali è che i figli vengono dopo i genitori e non possono assumersi responsabilità al posto loro. Sono i genitori che danno e figli che ricevono.
Anche la gelosia, come qualsiasi altra manifestazione comportamentale, assume una connotazione negativa qualora non siano state rispettate le leggi universali che ordinano i ruoli familiari.
Racconto il caso di una ragazza che si lamentava delle esagerate manifestazioni di gelosia del proprio fidanzato. Quest’ultimo non si spiegava nemmeno perché agisse in tal modo. Indagando sulle famiglie dei fidanzati è emerso che la madre della ragazza, che aveva tradito il proprio marito, aveva confessato alla figlia, che allora aveva 16 anni, le sue azioni, chiedendo di mantenere il silenzio. La figlia aveva dovuto sostenere il segreto e non poteva guardare né alla madre né al padre come ai suoi genitori, ma si sentiva alleata della madre contro il padre. Nella costellazione familiare è emerso che questo segreto era insostenibile e la soluzione è stata quella di restituire la responsabilità di tale segreto alla madre, così come la responsabilità della sua relazione con il marito. La figlia ha potuto riprendere il posto di figlia per entrambi i genitori. Da quel momento il fidanzato non ha più percepito la necessità di controllare la ragazza o di manifestare gelosia nei suoi confronti.
In un altro caso la persona gelosa era una donna che sceglieva di avere sempre relazioni con uomini che poi la tradivano. Indagando sulle famiglie di origine si è evidenziato che la persona che manifestava la gelosia era stata incaricata da uno dei genitori di seguire l’altro e di riferire se quest’ultimo tradiva il consorte. Si era quindi creata una sfiducia verso il maschile che portava il soggetto a creare relazioni che sfociavano invariabilmente nella gelosia e nel subire un tradimento. Anche in questo caso la donna ha ripreso il suo ruolo di figlia ( e non di sostituto della madre nel controllo del marito) e ha potuto costruire relazioni più sane con gli uomini.
Questi sono solo due esempi di quali possano essere le cause che hanno provocato un comportamento eccessivo di gelosia, ma la variabilità dei comportamenti umani è davvero infinita, così come le cause profonde che portano un soggetto a manifestare tale sentimento.
Attraverso le rappresentazioni delle Costellazioni familiari è possibile identificare le cause e spesso rimuovere il sintomo, grazie ad un processo che riporta ordine nei ruoli all’interno della famiglia.